l'attesa

Aspettare una tua chiamata
schiavo debole del tuo pensiero
impazzisco quando ti nascondi
davanti ai miei occhi ciechi
e le mie braccia non ti raggiungono
impazzisco ora che sei lontana
legato alle tue catene, condannato
scuoto la mente
ma tu sei là, davanti come un demone
capelli sciolti rossi riflessi
e i tuoi grandi occhi che mi posseggono
immensi
Aspettare una tua chiamata
impazzisco dentro questo vortice viola
poi rosso poi rosa
vortice che muta forma
abisso prigione sul soffitto la tua ombra
carceriere del mio cuore
e la gente che scorre fuori dalla finestra
viola anch'essa nel riflesso del tuo corpo
viola il cielo il mare il giardino
tramonto di una nuova primavera
che giunge calda su i nostri sogni..
ora le luci dei lampioni s'accendono più tardi
..te ne sei accorta?

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