BENVENUTI NEL WEST































Senza parole


























La Direzione

OSSIGENO O NO, MARTE SARA' NOSTRA!












Come potreste erroneamente pensare, causa il simil abbigliamento, la persona ritratta nella romboeggiante foto accanto (non il NEGRO) non è Marco Pozza, ma il nostro amato condottiero, proprio lui, il Duce Benito Mussolini
Pensavamo che fosse stato ucciso a tradimento dai ben noti eurorivoltosi delle montagne rosse, ma invece, Noi, Figli della Lupa, più devoti al fascio littorio che alle nostre madri, l'abbiamo rivisto vivo vegeto e fasista più che mai, con fare gaiardo, mai domo, aggirarsi per le basse pianure borghesi, che mal comandano l'Italia tutta, nel tentativo glorioso di riprender per mano la nostra fervida Roma e il nostro popolo, con una nuova marcia sull'adorata Capitale Littoria, il giorno II dicembre MMVI, con migliaia di ziovani "Fasisti" (lamentosi di un governo ladro che non rende omaggio al Passato Romano, e delle DCL euro di pensione al mese -davvero poche per poter vivere come un degno filio dei patrizi!). Eppur questa volta un macchiavellico piano, ardito da forze opposte ma in minoranza, è riuscito ad arrestare "la fasista marcia" alle porte del Quirinale, stanco anch'esso d'esser repubblicano e liberale. Il ziovane duce ha cercato, con romana virilità, di tirar una spallata al borghese parlamento ma non vi è riuscito, purtroppo. Si dice che è stato un NEGRO(tratto nella foto, sorridentemente fiero d'aver fatto una marachella filo-costituzionale)! A tradimento ha fatto sciolinare l'arcorense capitano dei fasii tutti dalle marmoree scalinate del nero palco, che tuttavia l'hanno virilmente accompagnato per terra, come s'addice ad un figlio di Roma!!! SI È VERO, han gridato i più, presenti nella piazza di tanta vittorie e marce passate ma non dimenticate, ERA PROPRIO UN NEGRO, colui che ha fatto perder le forze al nostro Generale. Allora in massa si son spinti verso il sicuramente Libico losco figuro, ingrato alla patria italica che lo conquistò, col manganello in mano destra, per cercare di fargli capire la Giusta Causa, che sempre si deve seguire. L'Africano è scappato, come i liberali d'oltremanica (che preferiscono la sporca sterlina all'autarchia fasista) dalla piccola Irlanda Pecoraro-Ascanica(e non ci vogliamo riferire all'omosessualità -che già di mostra il debole sesso di queste donnine succubi- ma al mal color verde, che di certo non si può paragonar al nostro nero, fulgido e splendente), rifugiandosi tra le mortadellose gambe del più borghese dei liberali in parlamento, Romano -di nome, ma non di fatto- Prodi, il vile traditor, il cui antenato -si dice- Bruto avea posto fine alla gaiarda vita del Primo Cesare.
Ma il nostro Cesare, non solo, ma anche Augusto e Silvio, continuerà a guidarci tutti verso un futuro diverso, un futuro fasista, non legato ad alcun paese che non abbia già sviluppato la forza romana, e meno povero di certo, dell'attual magro presente:ci sarà acqua per tutti!!Una volta al mese ogni buon camerata potrà nutrire i figli maschi con della buona carne italica, proveniente dai noti pascoli della plasmon con sede staccata in Libia, Somalia ed Eritrea, torntate finalmente sotto i turgidi ed allattanti seni della Lupa!!questi sono solo II dei M esempi che potremmo citare.
Altre marce ci aspetteran, altre porte breccerem, altri governi abbaterem, perchè ci saran sempre viliacchi rossi che scapperan dal parlament.
Allora Ziovani Fasisti più non aspettate, a giorni una nuova libertà ci comanderà.
Evviva il Duce. Evviva Roma. Evviva il Fasio.

La Direzione