SILVANO, MA TI SEI RIPRESO?




















Caro coinquilino come stai? Certamente bene visto che sono passati quattro giorni dalla tua grande serata..ricordi? giovedì notte? siamo usciti quella sera sulle dieci e mezza, contenti, per andar a trovare Davi, Simne Nicolino Silvia MirKo Chiara Druso ed altri che pure io faccio fatica a ricordare..e poi..e poi.. hai traccanato in poche ore, più o meno due, 3 spriz all'aperol, undici tequila e un baylis..come eri bello allora.
Allora hai iniziato a dare il meglio di te..hai iniziato a cercare di dare due rose che possedevi, alle tipe che passavano, ma siccome non ti si filavano, hai cambiato sponda, facendo apprezzamenti sui maschi, dicendo "ei bello ti do un bacio", "la vuoi la mia rosa", "You are very strong". Poi hai attaccato bottone con un tipo tedesco, con cui hai parlato quasi un ora..hai sboccato in un pezzo di cartone in una calletta e ad un certo punto sei scomparso. Ti ha ritrovato David a pisciare di fronte alla chiesa di Santa Maria Formosa, poi hai deciso di rotolarti per terra con Nicolino, povero sventurato che passava da quelle parti. Ti abbiamo accompagnato a casa e tu -come eri bello- hai cercato per cinque minuti di aprire il portone dicendo "Apriti Sesamo". Dunque ci siamo ritrovati a casa in 20 persone..e sei collassato in poltrona.
Noi -e da questo si nota come ti vogliamo bene- siamo riusciti, per poi rientrare verso le tre.
Allora ci hai ripagato con la tua bontà, sboccando per terra. Ma il fatto strano è che non ti sei svegliato. continuavi a ronfare, e nel mentre sboccavi..sul braccio, sulla poltrona, per terra, sempre seduto, con la testa di lato, tra un colpo di tosse e il russare. Io ero in mutande e ti ho accudito come se fossi mio figlio.. ti ho tolto la maglietta, ti ho dato la bacinella ho iniziato a bestemmiare e ho trascorso una bellissima ora, mentre David puliva col moccio e ammoniaca. Che romantico è stato quando ti ho detto:"per favore..non sulla mia mano" e tu capivi subito e mi vomitavi giusto sul palmo..
Poi per scherzare ti ho messo sulle ginocchia la confezioni di plastica dove tenenvi la bistecca che avevi sconglelato qualche ora prima.. e tu hai deciso di sollevare il coperchio, vomitarci dentro, richiuderla e poggiarla per terra.
Noi allora abbiamo aperto la finestra del soggiorno, ti abbiamo lasciato sulla poltrona, bello e vomitato come un bambino indifeso e ce ne siamo andati a letto.
Che bella serata.
E la mattina dopo?Tu non ti ricordavi nulla, c'era un olezzo fragrante in casa e mi sono trovato il bel Mirko in cucina che ha bevuto 8 caffè di seguito senza zucchero mentre i mie occhi scomparivano nel viola delle mie occhiaie. Oltretutto pioveva e non siamo andati alla visita di Pozza al Lazzareto.

felice giovedì-venerdì.


Giovanni Rana

Ps: pitu-pitu-umpa.