pioggia

Gocce di pioggia
su un finestrino già rigato
da altre lacrime
di altri giorni
che altri hanno già versato
gocce cadono fitte
dal mare e dagli alberi
sommerse schiave irruente
rabbia come schiuma
gocce di pioggia
e raggi di sole
che non sono speranza
che non albergano
nel profondo dell'animo
di nessuno.

foglie

Mi struggo nel vedere le foglie
cadere per terra
trasportate da un'aria gelida
che avvolge la natura
Quel poco sprazzo di verde
che rimane silenzioso sui rami
sembra quasi stanco
rassegnato
conoscendo già il suo destino.
Osservandole ricordo
che un giorno
toccherà anche a me
acquietarmi per terra.

falce di luna

Nuvole
orgoglio bianco del mio cielo
azzurro
nascondete la mia donna
che fugge sul carro
L'oscurità giunge
non ritarda
come la morte
puntuale
Ecco che la falce di luna
brilla nel cielo umido
avido di stelle
piange il cosmo candide gocce
la morte s'avvicina
la mia tenera amante
l'amante di tutti
con la sua lunga tunica scura.
sorridendo mi bacia
e scompare nell'ombra
e subito m'accascio
morte triste.

comparse di due cerbiati in città

Ho sognato
il tuo corpo
amato
ho sognato i tuoi occhi
soli impauriti
in fuga tra i rami e gli arbusti
dell'altra foresta
i tuoi occhi sono scomparsi
un lampo
ma io ho sognato il tuo sorriso
le tue labbra che mi baciavano
ed il tuo bacio era acqua sacra
versata da un ampolla
ho sognato di abbracciarti
sempre più forte
ma sei svanita come polvere
tra le mie braccia
che piangevano l'abbandono
lacrime di un tramonto
si lasciavano cadere da occhi ciechi
e dal mio corpo sudato
che ti era corso dietro
ma ora si è smarrito anch'esso
nella foresta di cemento
eravamo due cerbiatti soli
che continuavano ad allontanarsi

bollicine

Una bollicina
tante bollicine
salgono al cielo
bollicina lieve
trasparente
come un angelo
spazzata via
dal vento
nella tempesta di fiamme
di questo inferno
che si ripete
rumori assordanti
riecheggiano nel deserto
esplosioni che diventano grida
anch'esse spazzate via
dal vento infame
o rigeneratore
senza più bollicine
l'aria ritorna pura.

2003

Ricordo di Bevagna
Le nuvole stancano il cielo azzurro
con le loro sfumature grigiastre
che si riflettono d'amaro
tra le case rossastre
spuntano cime d'abeti e di querce
verdi sugli arbusti secchi caduti
e tra le vie gotiche
s'aggira un vecchio in bici
avviato sul triste cammino
dei ricordi
In quella lunga interminabile pedalata
stanca tremante si specchia
la sua vita al tramanto.

bella di notte

Bella di notte
sorgi con la luna!
il mio occhio
si spegne nel suo riflesso
la natura piange
gli alberi piangono e muoiono
e continuano a morire
Non pianger Bella di notte
risplendi ed esci con me
illuminami e deliziami
te ne prego
non scomparire ora
il nuovo sole nasce
ma morirà nuovamente per te
per la tua bellezza
per i tuoi occhi purpurei
per i tuoi capelli
il sole muore finalmente
Risorgi o mia Bella
come la fenice dalle sue ceneri
io ti coglierò e ti farò mia
e t'amerò per sempre.

un cane e una voragine

L'occhio del cucciolo
triste
ora
la sua pupilla
cieca nera cerca
il suo corpo
scuro che
nella notte si perde.
tra i rifiuti dell'uomo
c'è chi barcolla incerto
c'è chi si trova a suo agio
questo è un guaito d'aiuto
lo senti?
l'orecchio è vigile
al suono del mondo
che crolla
il suo muso
pensieroso guarda
per l'ultima volta la notte
voragine.

volti di persone

Volti di persone
mai diversi
così innaturali
nella mia mente e
nei miei occhi
che si aprono e si chiudono
in un volto di infiniti volti
ed io corro senza guardare
piangendo e urlando
fra la folla che non s'accorge
di me
non vede e non sente
non capisce la folla che s'insabbia
cammina avanti
ma le mie urla
non verranno ascoltate
le mia lacrime non verranno viste
la mia vita scemerà
nel passato che piango
centinaia di volti
solo sempre quelli
immersi nel proprio terrore

visione del suono di un'onda

il suono delle onde
s'inabissa
tra le tante piccole dita
che dalla riva si sporgono
al suono freddo del mare
al capezzale misterioso
richiamo di anziani pescatori
al suono bianco dei gabbiani
che dal vento si tuffa
come colomba di pace
in un vento ancor più profondo
al suono livido della barca
che breccia la tempesta
al suono candido della morte
che scorre leggero
sotto la superficie blu
sopra la vita del mare
fisso nell'eternità di uno specchio.

visione

Vedo la gente
non vedo il mondo
vedo il mondo
ma non vedo Dio
e l'aria vergine nuota su di te
non provo nulla
nessun Dio
e l'affluire del tempo chiama
madre
nulla più
l'eternità non arriverà
sembriamo pagare una colpa che non abbiamo
si apre al tramonto
azzurro
uno squarcio
vedo Dio.

ubriaco

Ubriaco il mio pensiero
di te, della tua imagine più bella
delle tue labbra, dei tuoi occhi
amo bere il tuo corpo
la tua voce, i tuoi pensieri
sono Zeus che bagna la sua bocca
col nettare degli dei; mi impossesso
di qualcosa di sacro, immenso
inconoscibile
assaporo il tuo io
e mi scopro padrone potente
del mondo.
concedimi le tue armi
perchè la tua anima combatta
insieme a me
e conquisti un amore impossibile
nuova luce di dei mortali.
Rimango sospeso
mentre tu siedi sull'infinito
mentre canti
i miei occhi restano chiusi
quante navi sono affondate
quanti marinai hanno perso la vita
per quel muto suono
la mia barca catturata
ed io, mozzo ingenuo ed inesperto
seguo cecamente la tua voce
questo viaggio non potrà finire
l'assoluto m'aspetta
l'oblio non è ancora venuto
Gloria, potere ed
arroganza
cantate
-una tetra danza
di mere persone
valori vuoti
come barattoli
di sottaceti
tristi chimere
-sogni di potenti
davanti alla morte
brucerete nei cieli
malvagi creatori
di questo oro.
oro democratico
esaltato questo nome
esaltato chi si vende
e chi si lascia comprare
Ma c'era chi credeva
chi non ci stava
chi combatteva
la morte chiama
e cecamante si risponde
presente.
le vittime ridono
ora
i cadaveri danzano intorno
al fuoco della vita
che scappa in cielo,
cuore dell'inferno umano.

rievocazione

Amo il tuo nome
che troneggia nell'aria
eco infinito infranto
sugli scogli perso nelle onde
Amare è un arte
ed io dipingo la tua bellezza
nell'eterno
Amare è morire
ed io muoio cento,
mille volte per te
il profumo della dolce vita
si diffonde nella triste malinconia
rievocazione di tempi passati
la mia adolescenza
l'ho vissuta
e continuo a sentirmi
nel colore caldo
delle panzee viola e bianche
Morirò per sempre ma morirò in eterno
ed il mio sangue bacerà il tuo corpo
Primavera demone dei poveri
quanti fiori nascono e muoiono
ed io qui a coglierli e sacrificarli
a te
Amore il tempo passa
sono le nuvole l'orologio della nostra vita
Quante stagioni fioriranno
e periranno nel tuo nome
le nostre anime cadranno
nell'aldilà come gabbiani
stanchi s'acquieteranno sull'acqua
le nostre anime immortali
peseranno sulla bocca dei posteri
muoio per amare te
sacrifico la mia vita
per sperare che sulla mia
bara cadranno le tue lacrime
e come pioggia in autunno
dissolverà
tutto ciò che è stato
Allora la brama di morte
verrà dissetata e sul livido
legno sboccerà il colore delle panzee.

non riesco ad immaginarti

Non riesco ad immaginarti
solo ti guardo e
ti osservo
fermo
immobile
senza fiato
mentre tutto intorno a me
sussulta
Perfetta mia dea
tutto si perde in te
parole suoni tempo
si fermano
nel guardarci
fuggono
mi affascini e non sò cosa dire
il tuo io tenero e fragile
imprigionato nella mani
di chi ama
e continua ad aspattare.

Riccioli

E m'accorgo soltanto ora
di essere accanto, sdraiato
e confuso, ad un angelo
i tuoi capelli sciolti
riccioli s'aggrappano al cuscino
e sulla mia spalla
il tuo viso riposa
i nostri corpi abbracciati
nudi ancora fremono
le nostre gambe accavallate
le une sulle altre
quasi sussultano
mentre si toccano e si sfiorano
le nostre mani
le mie labbra si appoggiano
alle tue
continuano a baciarti
follemente
sono un condannato a morte
e questo è il mio ultimo desiderio
continuo ad accarezzarti
e ad amarti, ora
a stringerti all'improvviso
accanto al mio corpo
ad un amore
un impossibile bacio

primavera

Parla Primavera
della tua morte
ombra dei destini
tuono sopra le teste
che s'alzano al cielo
utero del male
generatrice di morti
che vivono illusioni
il fruscio delle foglie
il vento che le strappa
trascinandole con sé
Già piango
i miei genitori morti
distesi nelle loro bare
solo ossa
due crani fissano
il mio pianto
e gridano un urlo muto
che giunge al mio cuore
non li avevo amati
abbastanza
e poi se ne sono andati
come foglie secche
polvere nell'aria

nevrosi

l'ombra dell'inchiostro
scorre nel tempo
e l'ombra del tempo
nell'inchiostro
inchiostro morto
blu scuro, macchiato
si diffonde
nel quaderno
ed ecco la morte
la strada e la saggezza.

amarti tanti anni fa

Sento d'averti amata
per qualche istante
breve ma intenso
quando hai appoggiato la tua guancia
sulla mia spalla
un leggero soffio di vento
sul collo accaldato
Poi t'ho odiato
quando ti sei allontanata
via sulla spiaggia
come la brezza marina
che non riesce a toccare il suo molo
la luna era quasi piena
rossastra alta
nel cosmo
strana serata che sarebbe giunta
ad un passato già inscritto
nella sabbia ho tracciato un segno
poi.... un ragno
umido
come gli occhi di chi sentiva
d'averti persa
L'acqua allora ha coperto la mia creatura
si è sgretolata.
tutto si è perso.
non il tuo viso.

delirium

Nel delirio della pazzia
il sangue è ormai veleno
sgorgano dalla bottiglia
lacrime dolci
mentre il serpente
s'avvighia al corpo
immobile
attorno alla danza del fuoco
s'aprono le porte della torre
che continua a franare
su di noi
impauriti scheletri
gli angeli dell'oblio
non verranno
la falce nera
troncherà le nostre membra
scure e livide
i fiumi non porteranno più
la pace promessa
i cieli si scioglieranno
tutto appassirà
nel dolore della morte
feconda

natale 2003 con te

T'ho vista
in questo tetro cielo d'inverno
d'improvviso
come una magica aurora
T'ho vista avvicinarti
coperta da un velo
che era solo oro e luce
mentre schiacciavi
l'irreparabile tristezza
del mio gelido cuore
T'ho vista
mentre le tue ali di porpora
s'appoggiavano sulla mia anima
per portarla nel lete dell'amore
T'ho vista
candida creatura
prendermi per mano
e trasportarmi all'interno del tuo cuore.

guerra

Il vento soffia
tra le spighe di grano
che si muovono
come schiere di soldati
che non esistono più.
Il contadino continua a lavorare
con le sue mani
rozze tagliate sudate
scure
che hanno toccato quella terra
rossa
come il sangue
di tutti i caduti
che hanno lottato per essa.
Morti sparsi sul campo
mentre il contadino
continua a cogliere spighe
che ormai non si muovono più.

muschio

Pensa essere muschio
arrampicarti nel legno
di un albero morto
sporgerti dal muretto
da dove qualcuno ti staccherà
i cani e i gatti ti piscieranno addosso
sarai ripugnante
persino a loro
a cui neanche badavi
sarai muschio
anche sopra il cranio
e lo scheletro;
sarai muschio
dentro una bara
chiuso con ciò che era
sarai così ben visibile alla morte
ma non potrai gridare
perchè non avrai voce
nessuno saprà mai
quello che provi
semplicemente sarai
un piccolo mucchietto verde
da cogliere a natale
e portare sul presepe.

mare

Mare
scuro
profondo
blu
immenso
m'immergo
nel fondale
mi perdo
verde
chiaro
mare
di sabbia
amare
libertà
nuoto
nelle fauci
dell'inferno.

ultimo anno al Liceo

Sarei dovuto salire su quell'autobus
avrei dovuto farlo quando il tempo
ancora me lo permetteva
e correre verso casa tua
aspettare che tu scendessi
ma non l'ho fatto
ho preferito immaginarti
come se il tuo sogno fosse
più importante
ed ora mi sento stupido
un topo in trappola
condannato
continuo a gironzolare
freneticamente
nella gabbia dei miei pensieri.
Non avrei dovuto
lasciarti andare
ma ora m'accorgo
che non ci sei più tu
nella mia mente
ma il silenzio
ad illuminare
la mia primavera.

cane rognoso che si aggirava nella notte del 2003

Lasciatemi solo
come un cane rognoso
abbandonato
al ciglio della strada
con la testa china
mentre vago senza meta
lasciatemi solo
con gli occhi rossi
lacrimanti
ad ammirare la mia luna
rossa in cielo
sbiadita
tra la nebbia
lasciatemi solo
ad odiare l'umanità che mi circonda
lasciatemi libero
d'amare
la sola donna della mia vita
lasciatemi morire ormai
il mio destino è già segnato.

2004

Il mio sangue riempirà
i mari gli oceani le terre
i cieli ed io sarò tutto
ciò che voi respirerete calpesterete
berrete e mangiarete
il mio sangue è puro vino
per voi crudeli demoni
ma anche se il mio corpo
giace sulla vostra terra
già contaminata
la mia anima si diffonderà
nell'aria e nell'acqua
e vi soffocherà
come voi soffocate la mia libertà
il mio sangue vi ucciderà
vi distruggerà vi rovinerà
Abbiate paura
tremate di fronte al sangue
di un innocente
il mio sangue piange il vostro
dio pagano
piange lacrime sulla terra
a dissetare anime morte.

dolcemente

Dolcemente
la pioggia
cosparge
il tuo viso
in attimi di pungente calore
piccole gocce
che s'appoggiano
sul corpo di una ninfa
fra le acque di una sorgente
il tuo sorriso
davanti a me
e niente più
e nel tempo
finalmente eterno
nel calore di una fredda pioggia
primaverile
m'annego
nel tuo sguardo.

immagine

Non hai sentito il suono
leggiadro
la musica che circondava il nostro corpo
isolati
ero io il solo
lunatico pazzo che pensava
ed amava immaginare
Ma io ero pazzo di te
avrei voluto viaggiare con te
avrei voluto vederti sempre
ma anche se ora fuggi lontana
la tua immagine
non mi abbandona
melanconica
almeno lei si è innamorata.




Eros vigliacco
ha sottratto il suo dardo
ed il tuo cuore è rimasto integro
gelido, di marmo
quante volte
io e te avremmo potuto camminare
insieme e parlare
e raccontare le nostre vite
a due cuori innamorati
Avrei voluto essere
il tuo amante
Avrei voluto ascoltare
con te il vento
che soffia e che ama
Avrei voluto vedere
sorgere da dietro le nuvole
un nuovo sole infuocato
insieme a te
essere illuminato
e baciato dai suoi raggi
Avrei voluto essere disteso
fra le braccia della tua primavera
ricordo avidamente
i giorni di freddo ansante
quando la gente vecchia
ammirava
una coppia giovane
in quel tempo così lontano
eri la mia dea
ma oggi sei fuggita
così veloce
che t'ho vista scomparire
subito
dietro le colonne grige
dell'orizzonte
sono rimasto solo
mentre il Sile
s'abbandonava alla città
malinconicamente.