UANS APON A TAIM...













































Bisogna aver sempre Speranza, speranza di cambiare qualsiasi cosa, dai più alti scopi -se stessi, il mondo- a quelli medii -le proprie lenzuola- o quelli bassi -le mutande. Bisogna Crederci! E' così difficile farlo? E chissene frega dei canoni ecclesiastici, della rigorosità delle rigorose regole della società, dell'ambiente, della Chiesa di Nostro Signore; Gesù ci credeva, quando faceva rialzare Lazzaro. E ci credo anche io,quando mi alzo dal letto,e ci crede David,quando saluta il sole e il sole gli risponde e ci crede Silvano quando si rende partecipe del risveglio collettivo scoreggiando. OGNUNO HA IL SUO MODO PER ESPRIMERE IL PROPRIO CREDO, e non sto parlando di religione , ma di convinzione; pensate all'affascinante tg di Italia Uno, Studio Aperto. La redezione di quel giornale ci crede eccome nel mandare solo servizi sulle tette e sui culi: per qualsiasi notizia su ogni donna dello spettaccolo, si mostrano sempre le foto del suo calendario, anche vecchio di 40 anni; per l'amor di Dio, son sempre belle foto. Ma poi ogni 7 gioni riaffermano con strenuante convinzione che Lady Diana -pace all'anima sua- è morta! Ma Va? dai, e allora..non lo sapevo. Cazzo sono cresciuto guardando quel tg nell'attesa dei cartoni animati e ora ricordo meglio la vita di quell'altra puttana inglese che quello che ho mangiato sta mattina. E allora io, noi, gli altri.. dobbiamo crederci.. di poter cambiare. Lo credevano i favolosi Led Zeppelin -che per vostra curiosità sono il gruppo preferito di C.Povolo, il mio professsssore che mi diriggerà la tesi, perchè anche lui ci credeva in Lotta Continua- di poter cambiare il significato della musica,PERCHÈ LA CHITARRA È UNA PERSONA CHE ESPRIME LE PROPRIE EMOZIONI ATTRAVERSO SEI CORDE! Ci crede anche La Silvia, che continua a professare in ogni dove e in ogni tempo, la sua frase più celebre: STIAMO COSTRUENDO UN MONDO IN CUI LA FANTASIA PREVARRÀ SUL POTERE. Ci crede Carlotta nel sapere a memoria i nomi degli attori di "Un posto al Sole", che rigorosamente deve guardare quando gioca il mio Palermo..Ci crede anche chi ha risposto alla mia domanda così:"Una trombata risolve i problemi?" "No, ma almeno ti fa venire il sorriso". Parole Sante.
Ci credevano negli anni Settanta, i miei, i nostri anni Settanta..cazzo ma dov'è finito il sogno della libertà..ci si scontrava una volta, perchè si credeva di cambiare il mondo, il proprio mondo.Si rovesciavano gli autobus, ci si rollava una canna in piazza Maggiore davanti a 400 finanzieri schierati in tenuta antisommossa..E allora? non ci si è riusciti a cambiare il mondo, dicono gli altri.. INVECE NO! Ora sappiamo dove siamo arrivati e dove potremmo arrivare. Se abbiamo una cultura impostata su schemi diversi, lo dobbiamo a chi ci credeva allora, a chi viaggiava per l'Europa disunita con un furgoncino Wolsfagen -o come minchia si scrive- a chi amava inpieno possesso dei suoi acidi e cannoni!
Di Nuovo il sesso libero! Rivogliamo la poligamia come strumento di rivalsa sociale...ehm..
il Sessantotto non è stato solo questo. Io credo in una visione ciclica della storia. E prima o poi ritornerà, ne sono certo.
L'importante è CREDERCI.

La Direzione

PS: quando vedete Pedro, non vi preoccupate, non vi farà nulla, salterà su David e gli sfiaterà addosso, come al solito, smerdandogli inoltre il cappotto grigio.